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PNEI- Psico Neuro Endocrino Immunologia

Aggiornamento: 24 gen




Con il termine PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) si definisce una branca della Medicina Occidentale impegnata a considerare l’organismo umano nella sua interezza e nel suo fondamentale rapporto con l’ambiente, fisico e sociale; la PNEI studia infatti le relazioni che intercorrono tra Sistema Endocrino, Sistema Immunitario, Sistema Nervoso e Psiche nel mantenimento dell’equilibrio salute-malattia e documenta l’efficacia dei comportamenti sulla biologia.

La stretta comunicazione tra Sistema Endocrino, Immunitario, Nervoso e Psiche, viene garantita dal network delle citochine: una famiglia di molecole in grado di influenzare l’attività cellulare inducendone crescita, differenziazione e morte; la loro azione, può essere locale (autocrina e paracrina) o estendersi a tutto l’organismo (endocrina e neuroendocrina).

Le citochine sono molecole proteiche, con peso molecolare tra i 10 ed i 50kD, che agiscono sui loro bersagli cellulari attraverso recettori specifici, dotati di altissima affinità di legame e la cui espressione è finemente regolata da segnali solubili talora rappresentati dagli stessi ligandi citochinici.

Le citochine possono indirizzare la loro azione verso molti tipi cellulari, diversi fra loro, e possono svolgere azioni diverse sullo stesso stipite cellulare, caratteristica nota come pleiotropismo.

Una delle loro caratteristiche più interessanti è data dalla ridondanza delle azioni molecolari, grazie alla quale citochine differenti condividono le medesime azioni se determinate cellule bersaglio; la produzione citochinica è finemente regolata e spesso una o più citochine sono responsabili della stimolazione (o della inibizione) della produzione di un’altra citochina.

La produzione delle citochine è generalmente un evento limitato nel tempo e richiede un’attivazione delle cellule che la producono.

Dal momento che le azioni delle citochine sono molto varie (stimolanti, inibitorie, regolatorie), così come svariati sono i tipi cellulari sui quali esse agiscono, non è possibile realizzare una classificazione comprensiva di tutte le molecole finora conosciute e di tutti gli aspetti che le caratterizzano.


Un criterio generalmente accettato è la suddivisione in tre grandi famiglie sulla base del tipo di azione predominante:

1. Azione emopoietica (CGSF, TNF-α e β, INF-γ, TGF-β);

2. Azione pro-infiammatoria (IL-1, IL-6, IL-12, TNF-α e β, INF-);

3. Azione anti-infiammatoria (IL-2, IL-4, IL-13, TGF-β, INF-γ).


Le citochine rappresentano il sistema di comunicazione fra cellule anche molto distanti fra loro, sono “comunicatori di stato” e per questo motivo sia gli stati mentali, che quelli fisici ne condizionano la produzione: appare evidente, allora, che l’equilibrio fra citochine antagoniste deve essere sempre rispettato per garantire il mantenimento dell’omeostasi.

Negli ultimi 10 anni è stato ampiamente dimostrato che le citochine ad attività pro-infiammatoria inducono non solo sintomi relativi ad uno stato di malessere fisico, ma possono portare allo sviluppo di stati depressivi veri e propri in pazienti fisicamente malati.

Questo perché le citochine presenti nel SNC sono responsabili della plasticità dei circuiti neuronali e della secrezione dei neurotrasmettitori che sottendono al comportamento fisiologico e patologico espresso dal cervello stesso.

Alterazioni nella produzione delle citochine si riscontrano in molte patologie a forte componente psichica (malattie auto-immuni, tumori, malattie infiammatorie intestinali come il Morbo di Chron), ma anche nelle patologie che interessano il SNC (ansia, depressione maggiore, depressione bipolare): attraverso il complesso network delle citochine pattern neuronali o di pensiero possono condurre o esaltare la somatizzazione di una patologia.

Ecco perché l'assetto mentale, o mind-set è sempre importantissimo da valutare in tutte le patologie, soprattutto quelle auto-immuni.


Un fattore fondamentale comune nello scatenare molte patologie è, senza dubbio, lo stress.

Si deve allo psicologo Hans Selye la differenziazione tra "eustress" e "distress", per distinguere, nel primo caso uno, o più stimoli di breve durata, volti alla "tonificazione" dell'organismo, versus uno, o più stimoli, prolungati nel tempo, che tendono ad esaurire le risorse dell'organismo, facendolo ammalare.

Selye descrisse molto approfonditamente le risposte dell'organismo allo stress e coniò la definizione di:" Sindrome Generale di Adattamento" per definire quei fini meccanismi di auto-regolazione che avvengono nel corpo quando, in seguito ad un evento stressante di varia natura, viene ricercato un nuovo equilibrio (omeostasi).

In generale le risposte in seguito all'esposizione di stressor possono essere raggruppate in due modi:

  • risposte istantanee, dovute alla natura e alla fisiologia del sistema nervoso simpatico;

  • risposte ritardate, dovute alla natura e alla fisiologia del sistema endocrino e neuroendocrino (es. recezione dello stressor, attivazione della trascrizione di proteine sintetizzanti gli ormoni, sintesi di ormoni e rilascio di questi nel circolo umorale).


La risposta allo stress, sebbene segua dei pattern abbastanza caratteristici, dipende molto dalla variabilità individuale: essa, infatti, è scritta nel GENOMA e per questo si fonda su meccanismi ancestrali di risposta, fondamentali per l’evoluzione e la sopravvivenza.

Un approccio alle malattie moderno ed efficace, non può prescindere dalla conoscenza della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia , dei meccanismi di riposta allo stress e di tutte le molecole, spesso di origine naturale, chiamate:" adattogeni", che servono per contrastarlo.


La PNEI trova svariati campi di applicazione:

  • SNC e SNP: cefalee, mancanza di energia, ansia e depressione, disturbi del comportamento alimentare, disturbi della memoria e di concentrazione, irritabilità, fatica cronica,

  • dermatologia: acne, dermatiti, psoriasi,

  • apparato osteo-articolare: dolori osteo-artro-mio-fasciali, fibromilagia, osteoporosi,

  • apparato cardio-circolatorio: ipertensione arteriosa e tachiartimie,

  • apparato gastro-eneterico: nausea, epigastralgia, ulcera gastrica, malattie infiammatorie intestinali, disbiosi,

  • apparato riproduttivo: amenorrea, dismenorrea, sterilità, calo della libido,

  • sistema immunitario: disturbi del sistema immunitario in ipo o iper-reattività (malattie auto-immuni, intolleranze ed allergie).

Il PERCORSO BENESSERE a 360° è pensato proprio per lavorare in ambito PNEI e si rivolge a tutte quelle persone che necessitano un riequilibrio in questo ambito per risolvere le loro problematiche di salute, ormai cronicizzate, o per coloro che, semplicemente, desiderano prendersi cura di se stessi e mantenersi in salute il più a lungo possibile; prevede:

  1. Inquadramento fisiopatologico secondo il Paradigma PNEI ed Omotossicologico,

  2. Consulenza Alimentare con personalizzazione di una dieta anti-infiammatoria,

  3. Ciclo di coaching e ipno-coaching,

  4. Access Bars,

  5. Sedute di meditazione individuale e/o di gruppo,

  6. Sessioni di yoga



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