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Le malattie infiammatorie intestinali.

Aggiornamento: 29 gen


Le malattie infiammatorie croniche intestinali (in inglese "IBD", inflammatory bowel disease), comprendono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa.

Si calcola che in Italia circa 200.000 persone siano oggi affette da queste patologie.

Negli ultimi 10 anni la diagnosi di nuovi casi e il numero di ammalati sono sorprendentemente aumentati di circa 20 volte.

Le IBD colpiscono con la stessa frequenza i due sessi, con un esordio clinico che in genere si colloca fra i 15 e i 45 anni.

Le IBD sono malattie "idiopatiche" ovvero a causa sconosciuta.

L' ipotesi patogenetica prevalente è quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell'intestino nei confronti di antigeni per esempio gli stessi batteri normalmente presenti nell'intestino stesso: questo squilibrio immunologico può instaurarsi per un'alterata interazione tra fattori genetici propri dell'individuo e fattori ambientali, anch'essi coinvolti e molto rilevanti.


E' noto che le IBD presentano una certa "familiarità", ovvero la tendenza ad un maggior rischio nei parenti delle persone affette, ma non sono malattie ereditarie: recentemente è stato individuato un gene chiamato NOD2 che, se mutato, rende più suscettibili alla malattia di Crohn.


Tra i fattori ambientali il più importante è il fumo che, curiosamente, predispone al Malattia di Crohn, ma sembra essere protettivo nei confronti della rettocolite ulcerosa.

Anche situazioni di disagio psichico (come ansia e depressione) possono essere coinvolte.


I sintomi più frequentemente associati a queste malattie sono:

  • dolori addominali,

  • diarrea, anche emorragica,

  • perdita di peso,

  • malnutrizione.


In alcuni casi l’IBD causa infiammazione in altre parti del corpo come articolazioni, occhi, bocca, fegato, cistifellea e cute, aumentando, inoltre, il rischio di cancro nelle aree dell’intestino affette.


Essendole IBD patologie infiammatorie, su base immunitaria, scatenate verosimilmente dalla disbiosi e dallo stress, o quantomeno perpetrate da queste condizioni, appare evidente che un eventuale trattamento, per essere veramente efficace, non possa prescindere da una valutazione del paziente secondo il paradigma della Medicina Integrata e della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia.


E' ormai assodato, infatti, che TUTTE le patologie coinvolgenti il sistema immunitario siano strettamente correlate e sostenute da uno squilibrio dei sistemi dello stress, che vanno mandatoriamente studiati e stabilizzati se si desidera trattarle efficacemente; anche la supplementazione con pre-biotici, pro-biotici e post-biotici, per garantire l'eubiosi, è da proporre e mantenere in essere per lunghissimi periodi, cosi come una dieta appropriata, che non deve essere necessariamente di esclusione, ma deve basarsi sui principi della dieta anti-infiammatoria, facendo molta attenzione all'accostamento dei cibi e ai sistemi di cottura degli stessi.


I professionisti di Fenice Studio Medico hanno messo a punto un PERCORSO INTESTINO-CERVELLO, che prevede:



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