La medicina vibrazionale si basa sull’idea einsteiniana che il corpo umano non sia solo un sistema biochimico, ma anche un sistema di campi energetici stratificati, influenzati da frequenze e vibrazioni, intersecati da diversi sistemi biologici e cellulari.
In questa prospettiva, la salute non riguarda solo l’assenza di malattia, ma anche l’equilibrio delle frequenze bioenergetiche.
La famosa equazione di Einstein E=mc2 dimostra che energia e materia sono espressioni diverse di una stessa sostanza universale che, sottoforma di energia o vibrazione, compine tutte le cellule dei sistemi viventi.
La medicina vibrazionale è, quindi, un metodo di cura che agisce proprio su questa sostanza energetica primaria! R. Gerber, Medico
Esistono nell'organismo fisico alcune strutture particolari che, pur essendo composte da sostanze organiche, sono organizzate come vere e proprie strutture cristalline che amplificano gli effetti dei rimedi vibrazionali.
queste strutture comprendono:
sali minerali,
tessuti lipidici
ghiandole linfatiche
globuli bianchi e rossi
la ghiandola pineale.
La Ghiandola Pineale: Il Cuore della Connessione Energetica
Un elemento chiave di questa visione è proprio la ghiandola pineale, una piccola ma potentissima struttura situata al centro del cervello, spesso considerata un ponte tra il mondo fisico e quello energetico, deputata anche a determinare la nostra recettività psichica.
La ghiandola pineale è responsabile della produzione di melatonina, l’ormone che regola il ritmo circadiano e il ciclo sonno-veglia.
Tuttavia, il suo ruolo va ben oltre la semplice regolazione del sonno.
Nelle tradizioni esoteriche e spirituali, la ghiandola pineale è spesso associata al "terzo occhio", il centro della percezione superiore e della connessione con stati di coscienza più elevati.
Questa struttura è estremamente sensibile ai campi elettromagnetici e alle frequenze luminose, rendendola un nodo cruciale per la percezione della realtà e l’equilibrio energetico del corpo.
Tuttavia, può essere facilmente influenzata da inquinanti ambientali, radiazioni elettromagnetiche e stress cronico, portando a uno squilibrio della sua funzione.
Biorisonanza e Ghiandola Pineale
La Biorisonanza è una tecnologia che consente di individuare e armonizzare gli squilibri bioenergetici attraverso l’uso di frequenze specifiche. Applicata alla ghiandola pineale, la Biorisonanza può aiutare a:
Identificare le frequenze disturbanti che ne alterano la funzionalità.
Riequilibrare le onde elettromagnetiche che influenzano il sistema endocrino.
Migliorare la regolazione della melatonina e ottimizzare il ciclo sonno-veglia.
Molti studi suggeriscono che l’alterazione della ghiandola pineale, spesso dovuta a un eccesso di esposizione a campi elettromagnetici artificiali o all’accumulo di tossine (come il fluoro), può portare a squilibri ormonali e disturbi della percezione.
Attraverso la Biorisonanza, è possibile stimolare la pineale e riportarla alla sua naturale armonia.
Meditazione e Attivazione della Ghiandola Pineale
La meditazione è una delle pratiche più potenti per influenzare positivamente la ghiandola pineale.
Attraverso tecniche specifiche, è possibile:
Favorire la produzione di melatonina e DMT, sostanza associata agli stati di coscienza espansa.
Stimolare l’attività della ghiandola pineale con la respirazione e il suono.
Ridurre l’impatto dello stress, migliorando la coerenza delle onde cerebrali.
Il DMT (Dimetiltriptamina) è una molecola psicoattiva appartenente alla famiglia delle triptamine, strutturalmente simile alla serotonina e alla melatonina. È nota per i suoi potenti effetti psichedelici e per essere naturalmente presente in alcune piante, oltre che nel cervello umano.
Si ipotizza che la ghiandola pineale possa produrre DMT in particolari condizioni, come durante il sonno profondo, la meditazione profonda o esperienze di pre-morte.
Alcuni studiosi ritengono che il DMT possa essere coinvolto negli stati di coscienza alterata e nelle esperienze mistiche.
Nel corpo umano, il DMT:
Agisce su specifici recettori serotoninergici (5-HT2A) nel cervello, inducendo esperienze visive intense, sensazioni di trascendenza e stati di coscienza espansa.
Viene rapidamente metabolizzato dall’enzima monoamino ossidasi (MAO), motivo per cui la sua concnetrazione cala rapidamente
È uno dei principi attivi presenti nell’Ayahuasca, un infuso tradizionale amazzonico usato in contesti spirituali e terapeutici.
Nell’ambito della medicina vibrazionale e della meditazione, si ritiene che alcune tecniche di respirazione, suoni binaurali e stati meditativi profondi possano stimolare la produzione endogena di DMT, facilitando esperienze di espansione della coscienza e benessere psico-fisico.
Conclusione
L’integrazione tra medicina vibrazionale, Biorisonanza e meditazione rappresenta un approccio olistico straordinario per riequilibrare il corpo e la mente.
La ghiandola pineale, come centro della regolazione bioenergetica e della percezione superiore, gioca un ruolo essenziale nel nostro benessere.

Prendersene cura, attraverso tecniche vibrazionali e pratiche meditative, può aprire nuove prospettive sulla salute e sulla consapevolezza interiore.
Esplorare questi strumenti significa aprirsi a un modo più ampio di intendere il benessere, abbracciando il potenziale trasformativo della medicina vibrazionale e delle frequenze energetiche.
Dr.ssa Francesca Valentina Cigognetti
Medico Chirurgo
Specialista in Chirurgia Vascolare
Esperta in Diagnosi EcocolorDoppler
Esperta in Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate
Master in PNEI
Medico Estetico
Ossigeno-ozono terapista
Longevity Expert
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