L’Apparato Digerente, con la sua ampia superficie, rappresenta l’interfaccia tra “mondo esterno” e “mondo interno” più importante dell’organismo.
L’intestino è il bersaglio privilegiato di un’innumerevole quantità di trigger flogogeni.
In particolare:
• Stress
• Farmaci
• Meccanismi autoimmunitari
• Cibo
Lungo il tratto digestivo risiedono abitualmente delle complesse comunità microbiche conosciute come:" microbiota intestinale", che svolgono attività utili al buon funzionamento sia del tratto digestivo stesso, che dell'organismo in generale.
l nostro corpo è abitato, infatti, da oltre 600 generi e 40.000 specie diverse di batteri:
queste cellule sono 6 volte più numerose di quelle che consideriamo nostre e pesano complessivamente 2 Kg e mezzo, di cui un chilo e 360 grammi, un peso pari a quello del cervello, risiedono nel solo intestino: in condizioni normali sono in equilibrio tra loro.
Oltre al microbiota intestinale, rilevanti sono anche il microbiota vaginale, il microbiota della pelle ed il microbiota delle vie aeree.
Insieme costituiscono il cosiddetto MICROBIOTA e svolgono un ruolo fondamentale nelle nostre vite, tanto che la Comunità Scientifica sta iniziando a ridefinire il concetto di organismo a favore di quello di SUPER-ORGANISMO.

Quando un bambino comincia a gattonare possiede già centomila miliardi di batteri nel proprio corpo.
I batteri del microbiota hanno almeno 4 milioni di geni, versus i 25000 geni dell'essere umano che li ospita nel suo intestino.
Per tale motivo si tende oggi a fare una distinzione precisa tra il termine: "MICROBIOTA", che indica le popolazioni di batteri presenti nel corpo umano, e: "MICROBIOMA", che rappresenta la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota, cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.
Le funzioni del microbiota sono molteplici:
• proteggere contro i patogeni mediante la produzione di antibiotici naturali e batteriocinine;
• assorbire i nutrienti della dieta;
• metabolizzare alcuni farmaci e sostanze oncogene;
• influenzare l’assorbimento e la distribuzione del tessuto adiposo;
• contribuire alla percezione del dolore nell’epitelio (anche cutaneo);
• contribuire all’accumulo del tessuto adiposo nel fegato.
Uno studio condotto nel 2012 dalla School of Medicine di New York ha rivelato, infatti, che nell'intestino del topo sono presenti batteri in grado di metabolizzare efficacemente le calorie: dopo trattamento antibiotico, gli stessi topi assorbono più calorie dal cibo.
Il microbiota , inoltre, coopera con il sistema immunitario educandolo e stimolandolo, aiuta a conservare la morfo-funzione intestinale (massa fecale e motilità), produce acidi grassi a catena corta, sintetizza vitamine (B1, B6, folati, arginina, glutatione, poliamine, e vitamina K), riassorbe gli acidi biliari, partecipa alla fermentazione delle fibre e alla degradazione delle proteine.
Studi sempre più recenti hanno sottolineato l'importante relazione tra l'intestino ed il cervello, non solo perchè il sistema nervoso gastro-enterico è costituito da 500 milioni di neuroni, che regolano ansia, stress e motilità intestinale, ma soprattutto perchè milioni di questi neuroni agiscono indipendentemente dal sistema nervoso centrale.
La stretta relazione tra intestino e cervello prende il nome di:" ASSE INTESTINO-CERVELLO" e prevede una comunicazione a due vettori grazie ai quali entrambi gli organi si influenzano reciprocamente.
Recenti studi hanno dimostrato che il microbiota è in grado di produrre metaboliti con effetto diretto sul Sistema Nervoso Centrale (SNC), di attivare la risposta immune mucosale, di attivare i circuiti nervosi afferenti al SNC rendendo evidente, in questo modo, la sua capacità di influenzare il cervello ed il comportamento (l'umore, la risposta allo stress, il comportamento alimentare).
Dall'altra parte anche il SNC è in grado di alterare la composizione del microbiota perturbando, attraverso i sistemi dello stress, il normale habitat intestinale e provocando alterazioni nella fisiologia del sistema gastro-enterico, nella motilità, nella funzionalità dell'epitelio e delle cellule entero-endocrine, nella produzione di mucina, proteina indispensabile al corretto funzionamento dell'intestino.
Risulta quindi evidente che, alterazioni seppur lievi del microbiota intestinale possono avere ripercussioni anche importanti sulla salute delle persone; per questi motivo è importante prendersi cura del proprio intestino attraverso una dieta regolare, che apporti i corretti nutrienti, attraverso un'integrazione di qualità, qualora emergano dei deficit di micronutrienti e, soprattutto, non si può prescindere da una corretta gestione e controllo dello stress, qualora si manifestino sintomi a carico del sistema gastro enterico (alterazioni dell'alvo, dolori addominali, disbiosi).
Per prendersi cura del proprio intestino-cervello, i professionisti di Fenice Studio Medico hanno messo a punto un PERCORSO INTESTINO-CERVELLO, che prevede:
Visita di Medicina Integrata
Consulenza Alimentare
Programma Dietetico Personalizzato
Riequilibrio Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario
Test del microbiota intestinale (www.mymicrobiota.it)
Ossigeno-ozono terapia sistemica GAET
Osteopatia
A chi si rivolge il percorso?
Persone di tutte le età affette da:
malattie infiammatorie intestinali (IBD, IBS, M. di Chronn, RCU),
disbiosi di varia severità,
intolleranti a glutine o a lattosio,
allergie,
leaky gut syndrome, o sindrome da aumentata permeabilità intestinale,
SIBO,
meteorismo e flatulenza,
dolore addominale cronico,
frequenti infezioni delle vie urinarie,
DCA (disturbi del comportamento alimentare),
patologie cronico degenerative anche in altri distretti,
ansia, stress o depressione.
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